Cap 1 - L'assalto alla nostra stessa nave

Myra Mairee sta guardando il mare nero e placido in una stramba serata calda d’inverno. Di fronte a lei, solo l’oscurità mentre i pensieri e le voci le ronzano vorticosamente in testa. Dentro al “tronco galleggiante”, una taverna di basso livello al porto di Neverwinter, ci sono i suoi compagni di viaggio che ha conosciuto quasi per caso.
Synthariel (in gocce) e il suo lupo (di mare) Elyndar, sono ormai una sua compagnia fissa da qualche giorno e sono apparsi in un momento in cui sembrava averne davvero bisogno. 
Lei è una mezza elfa e mezza drow dai capelli bianchi, simpatica e dolce, ed è spinta dal desiderio di proteggere la foresta e trovare il proprio posto nel mondo. Tra le due sembra essersi instaurato subito un rapporto amichevole e il peso oscuro che Myra si porta dietro sembra meno pressante da quando l’ha conosciuta. 
Tutto sembra poi essersi sollevato ancora di più quando hanno conosciuto due mezzi farabutti che tentano di nascondere in maniera poco velata la loro natura.
Vryssal (in supposte), un elfo dalla pelle blu, passa il tempo a bere e divertirsi e ha una strana collana d’acqua intorno al collo che appare e scompare con la magia. Si conoscono da poco,  eppure dopo quattro ore lo hanno visto prendere una boccia d’acqua ed infilarci dentro la testa, così senza avere minimamente un senso. Myra lo fissa stranita col viso accigliato quando sembra proprio che inizi a respirare dentro quell'acqua, ma d’altronde, se non fossero stati strani non avrebbero deciso di partire nel pieno del freddo inverno per un viaggio in mare.
Britziban Bellowbong, noto a tutti come Britz, è un halfling che si sente gnomo, con un’innata passione verso il mare e sembra non stare più nella pelle per l’imminente partenza. Così tanto che si guarda continuamente in giro, controllando chiunque si diriga nella sua direzione, come se da un momento all’altro dovesse succedere qualcosa di spiacevole; una cosa senza senso, come se le guardie decidessero, dal niente, di arrestarlo. 
Myra rientra dopo essersi presa qualche attimo per lei e per i suoi pensieri che la portano inevitabilmente all’Abisso e si unisce ai suoi nuovi compagni, bevendo, scherzando e lasciando fuori dalla taverna i pensieri, giusto per qualche ora.
Myra.
Chi è in realtà Myra? È un’elfa che sembra disegnata da una matita intinta nella spuma dell’oceano. Ha dei capelli color argento e tra di essi compaiono delle ciocche nero/blu che spezzano quel chiarore che si riflette anche sulla sua pelle lattea. Sul collo e sugli avambracci spuntano delle sottili linee luminose, simili a tatuaggi che sembrano luminescenti e incorniciano il suo corpo statuario. Ha un evidente richiamo agli abissi, ma nessuno riuscirebbe a spiegare esattamente cosa, in lei, porti a pensare alle profondità del mare.
Lord Neverember li ha reclutati per partire con un viaggio per andare in esplorazione fino a Gundarlun, isola-stato autonoma che fa parte dell’alleanza dei lord; in otto, dieci giorni al massimo di viaggio, vi si può arrivare senza problemi e quindi sulla carta sono soldi facili che i quattro possono mettersi in saccoccia. 
Nulla potrà mai andare storto.
La nave, il Voyage, guidata dalla capitana Arveen Velagrigia, è attraccata al molo dodici.

I quattro bevono felici e, grazie anche all’alcool che riscalda i loro corpi e li rende, solo ai loro occhi, invincibili, rubacchiano qua e là agli avventori della locanda, riempiendosi le tasche grazie alle innate capacità di performance di Myra, che ha una scaletta pronta per ogni occasione con battute fenomenali.
 
Peccato non vengano mai apprezzate nel modo giusto…
 
Il gruppo sembra aver preso confidenza in poco tempo. Ridono e scherzano come se ormai fossero quattro amici di lunga data e, complici i litri di birra scolati, vengono invasi, via via, da idee sempre più geniali.
L’andare a vedere la loro nave sembra essere, incredibilmente, quella più brillante, soprattutto quando Vryssal tira fuori tutto il suo ingegno decidendo di assaltarla.
Come un funambolo, con l’audacia che rasenta l’incoscienza, il nostro eroe, riesce ad avventurarsi sulla corda tesa, sospesa sopra al mare pronto ad inghiottirlo. Ogni passo che compie sembra un maldestro passo di danza; un piede avanti all’altro, le braccia aperte che vorticano come un mulinello impazzito e con un discutibile balzo riesce ad appendersi alla battagliola, proprio prima che un’onda dispettosa gli faccia perdere l’equilibrio.
Quello che appare agli occhi dei suoi amici sembra più un sacco di patate lanciato con poca grazia, ma non appena si rialza desto, i tre trattengono un applauso.

Dopo un attimo di incertezza, in cui il ladro accarezza l’idea di sabotare la loro stessa nave, chiede permesso alla ciurma di far salire i restanti marinai e in pochi attimi tutti sono a bordo (cazzo!).
Sottocoperta tutti gozzovigliano e bevono con poco ritegno: Sthor (figlio di Sodino e fratello Sloki) invita tutti a mettersi comodi, lascia che i quattro prendano posto dove più gli piace e si ferma a spendere poche parole con Vryssal.
Vengono a sapere che Sthor è un emissario del re Olgrave Asciarossa, gundarliano di nascita ed è proprio lui che ha chiesto l’aiuto dell’alleanza dei lord a Lord Neverember. Tra i due sembra accendersi subito un rapporto confidenziale, l’omone confida che c’è stato un grosso naufragio sull'isola e quasi nessuno è sopravvissuto all’ispezione della nave. Quei pochi che sono sopravvissuti hanno solo chiesto aiuto e altri ancora dicono che all’interno ci siano dei mostri.
Il gigante buono si ridesta in fretta, chiude frettolosamente il discorso e spera di riuscire a fare qualche moneta facile, ammirando l’esile figura dell’elfo blu. Le sue braccia grosse come tronchi d’albero oscurano per un attimo il viso del rogue mentre lo sfida a braccio di ferro, ma l’agile e scaltro elfo ha sicuramente in serbo qualche trucchetto. E agli occhi meno attenti sfugge il piccolo ago che il rogue nasconde all’interno della manica della camicia, che lo porta facilmente alla vittoria.
Nel frattempo, all’altro angolo della stanza, la capitana ed un mezzelfo barbuto giocano a poker. Brtiz e Synthariel si avvicinano silenziosi al tavolo dove volano monete d’oro di puntate, mentre osservano lo svolgersi della partita. La luce della lanterna ad olio ondeggia seguendo il placido movimento delle onde e l’odore di fumo e whiskey solletica le narici dei due osservatori. Mentre Britz scruta gli sguardi, i tic nervosi e i sospiri trattenuti, Synthariel decide di usare un approccio più diretto. 
Si siede unendosi alla partita sganciando una manciata di monete d’oro. praticamente quasi tutto quello che ha.
Cinque minuti dopo l’elfa rimane miseramente al verde con l’espressione di chi ha appena finanziato una giornata intera di duro lavoro, ma non sembra esser stato tutto perso.
Britz nota che il mezzelfo ha la combinazione vincente per chiudere in bellezza la serata e aggiudicarsi il ricco piatto, ma decide incredibilmente di perdere e lasciar trionfare la capitana.
Shandri Sottodragone, con un’incantevole voce femminile simile al canto di una sirena, invece, nel frattempo, si presenta a Myra. È un’elegante e bellissima umana vestita con una tunica bianca, religiosa dedita ad Helm, dio dei guardiani e dei protettori. Con discorsi infiniti racconta a Myra di come lei sia: "su quella nave per portare luce e protezione nel caso in cui quella missione cominciasse a diventare troppo pericolosa per tutti quanti. E a portare anche una guida qualora dovessero perdersi all’interno dell’oscurità della notte, se la luce delle stelle e della luna non fossero sufficienti a…"
Myra disconnette la sua attenzione fino a quando non si ritrova gli occhi della donna a guardarla interessata, come se si aspettasse una risposta. La giovane donna, come se il silenzio in quell'istante fosse un crimine,  accenna ad un racconto su un salvataggio avvenuto a Triboar che sembra destare poco interesse nell’elfa, che nuovamente perde attenzione guardandosi attorno alla ricerca di aiuto.

Quando finalmente tutti vanno a dormire, Myra si lascia cullare dalle onde e per la prima volta quel sentimento di vendetta che sente dentro di sé sparisce per pochi attimi e, come riscaldata da qualcosa di nuovo che non sa identificare, si addormenta in un sonno senza sogni.
 

Comments

  1. Attendiamo con ansia la prossima puntata!

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  2. Chissà come mai Myra sembra la bella protagonista e gli altri dei cretini uniti per caso 🤣

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